Stasera c’è la partita, c’è troppo caldo per pensare, non ne posso già più.

Ho letto, sentito, inteso parlare più  o meno tutti di biscotto. Dopo essermi scervellata per un po’ ho chiesto che cazzo dovrebbe essere.

Mi han spiegato che, qualsiasi cosa faccia l’Italia stasera, se Croazia e Spagna fanno 2-2 ce l’abbiamo nel culo. Quello sarebbe il biscotto. Dunque ho pensato un po’ ed ho capito che il terrore del biscotto è la solita mentalità italiana del cazzo per cui tu fai le puttanate, ti comporti a cazzo, non ti impegni e poi la colpa, se la pigli in culo, è di qualcun’altro.

Dei kativi.

Dunque: Se Spagna e Croazia pareggiassero 2 a 2 sarebbero qualificate per il prossimo turno. Serenamente. Mi sembra naturale che entrambe mirino a tale risultato. Massimo rendimento con uno sforzo relativo, nessun ferito. Perchè prima hanno costruito la strada per prepararsi al “biscotto”. Ovvero hanno vinto una partita e pareggiato l’altra.

Bene.

L’Italia invece (mi dicono che non è la prima volta) ha solo pareggiato finora. Ma.

Ma, se invece di pareggiare, ne avesse vinta una, di partite, ora nessuno sarebbe lì con l’indignazione in mano a parlare di biscottini. Quindi:

E’ evidente che non puoi prendertela con spagnoli e croati se sono stati più bravi di te. Invece succederà. Se per caso l’Italia vincesse. Cosa che non credo.

Quindi, questa storia del biscotto è solo l’ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DI UNA MENTALITA’ MER-DO-SA, PER CUI SE VINCI HAI VINTO TU E SE PERDI E’ COLPA DEGLI ALTRI CHE GIOCANO SPORCO, CHE SONO CATTIVI CHE CE L’HANNO CON TE.

Esattamente come i lamenti contro la BCE e l’Unione Europea.

D’altra parte la Germania, per dire, ha vinto TUTTE le partite del suo girone. Nessun pericolo di biscotti.

Bah!