Che se no qua finisce che anche quei dieci minuti che in teoria dovrei (potrei) dedicare a me, a mantenere almeno vagamente attive le sinapsi cerebrali, insomma scrivere due cazzate sul blog, diventano una cronistoria di una maternità.

No grazie.

Di blog di mamme, neomamme, felicimamme, supermamme, incazzatemamme, bellissimemamme, consiglidimamme, sfoghidimamme, mamme, ce n’è fin troppi. Tutti meglio di questo, anche perchè io risposte non ne ho. Solo domande, ma me le tengo per me.

Non credo sia sano (e comunque NON VOGLIO) passare dallo status di Giovine donna – ragazza a quello di “madre e basta, è TUTTO nella vita, no?” No. Non per me. Mi ripugnano a sufficienza amiche (conoscenti, va’!) che prima non mi degnavano della minima attenzione, ora MI CERCANO. Loro!!! Per parlare dei bambini, che loro hanno ed avevano – ora anche’io ai loro occhi sono fiiiiinalmente entrata nel club – con me, che ne so. Come no?! Un cazzo so.

Ma soprattutto, NON HO ALCUNA VOGLIA di parlare con queste quattro decerebrate di bambini, merda, vomito, scoregge, perette e tette cascanti. Di soldi che escono dalle tasche come usciva l’acqua dal Titanic, di tutte queste cose. Non ne ho voglia, ci vivo già dentro per quattordici ore al giorno (+ o -). Se parlo con un adulto che non ha rapporti di parentela stretti con la sottoscritta voglio parlare D’ALTRO.

Invece sembra che il resto delle femmine che conosco vogliano parlare solo di quello. Soprattutto se hanno già figli. Minchia. Io sono sincera, Agata è meravigliosa, io sono contenta, siamo contenti tutti e due (Mazinga no, lui è ancora incazzato), è una cosa naturale e bella, sì. Ma non è che perchè ho avuto una bambina io ora sia meglio di quella di prima. Ho una responsabilità, sì. Sono una dispensa che (poco) deambula, sì. Ma non sono una PERSONA migliore. Non merito uno status più elevato di quello che avevo prima.

E, chiariamo subito: Un bebè – da un punto di vista, diciamo così, operativo – è prevalentemente un’ ENORME, RICCHISSIMA ROTTURA DI COGLIONI. Quindi io adoro mia figlia, sono felicissima di averla fatta (chè l’ho fatta IO, mica palle!!!) ma adesso basta parlarne, o scriverne. Stop.

Abbiamo fatto la cosa più naturale del mondo.

Bene. Mi sembra di aver colto che in questi giorni sia successo che un ex Presidente del Consiglio italiano sia stato condannato a 7 anni d reclusione (roba da omicidio volontario) per una storia di zoccole minorenni che egli cercava di scopare pagando (ovvio!!! Son zoccole, mica la Caritas) e che, dopo nonsocosa tutto il suo partito – che, mi piace ricordarlo, è al governo con il PD… santiddìo!!! – abbia minacciato nonsocosa. Ho la sensazione che stia andando tutto in merda, ma in merda più in fretta e più in merda di quanto potessi immaginare. Cioè, è PEGGIO adesso, anche se a leggere i giornali vari sembra meglio.

Per fortuna (oddìo, sarà dura come il ferro duro, in balìa dei nonni, appena ho voglia ne scrivo, ora no) Illo il mese prossimo o giù di lì inizia a trasferirsi all’estero. Per gettare l’ancora, diciamo. Io credo seguirò nel giro di sei-otto mesi. Il tempo che Agatina sia abbastanza grande ed io abbastanza brava da starle dietro senza patemi. Senza troppi patemi.

Dai, raccontatemi qualcosa!!!!