Scrissi di Venezia tantissimo tempo fa (quasi 4 anni) da un’altra parte, non mi ricordo se ne ho ri-scritto qui, ma non importa. Venezia è Venezia, non come Sanremo è Sanremo che è una cagata (Sanremo è MOLTO bella, il festival fa cagare i sassi, però).
Venezia è Venezia. Soprattutto se ce l’hai lì, a tre quarti d’ora di macchina (un’oretta, se vai entro i limiti). Lo spunto me l’ha dato sogliadattenzione, che da Venezia è venuto via, recentemente, motivando in modo molto chiaro la sua scelta sicuramente molto sofferta.
Quindi, Venezia è Venezia, noi che siam veneti di terraferma, polpacci grossi, piedi larghi, un vago odore di terra sempre intorno – sììì, sì, anche chi ha sempre abitato in città, anche chi se la tira tanto facendo le vasche in Via Mazzini, tutti – la necessità “fisica” di avere terra sotto i piedi, il pianone intorno e le montagne, là un po’ distanti, non la capiamo. Non la capiremo mai.
Tutti parlano di Venezia, sproloquiano di Venezia, amano Venezia, vogliono SAL-VAAA-AA-A-REEEE Venezia. Salvarla da cosa!? Dall’acqua alta, perdìo! C’è sempre stata, quella e per quanto sia una rottura di coglioni notevolissima, non è un dramma epocale. Dal moto ondoso, sciocca biondina!! Non lo sai che il moto ondoso sta distrugg… MAVAINCUL!!! Dopo te lo dico io cosa ha ucciso Venezia, perchè, sia chiaro, VENEZIA E’ GIA’ MORTA. Da un bel po’, anche.
Venezia è un posto strano, alieno anche a me che ci abito così vicino… Io ci vado abbastanza spesso, soprattutto devo dire, per motivi contingenti, ho uno specialista che mi segue in una “malattia”, ho amici, è difficile che ci vada solo a cazzeggiare, ma capita anche quello, naturalmente. Io ho abitato a Venezia, tot anni fa, per un lavoro che feci in trasferta, là. Per un sei-sette mesi.
L’impatto è forte, per quanto meraviglioso, arrivi, cammini cammini cammini, con una fatica allucinante (sì, i ponti son duri, ma non è quello, sono I TURISTI, il dramma) arrivi al tuo appartamento che per forza di cose è umido, buio e puzza di freschin e io avevo una BELLA casa, ma proprio bella. E poi? E poi ti rendi conto del fatto che Venezia è piena di matti, sporca, bellissima se sai muoverti e ci vuole tempo, ma del tutto invivibile.
– Ma va lààààà!! Che cazzo dici? E’ a misura d’uomo, niente macchine, tutto a piedi, bellissima –
No, non è così, non per me. Per me dopo un mesetto la città era diventata una prigione, mi sentivo in gabbia, giravo giravo a piedi, cercando di evitare Strada Nova-Ghetto-Rialto-SanMarco-Arsenale-Santa Margherita, quanto più potevo, ma lo stesso gira gira, sempre lì sei. Chiusa dentro dall’acqua, murata viva in una prigione spettacolare, con i muri delle case che incombono, e dove vai!?! Tanto sei sempre lì. La spesa è impossibile, se hai fretta sei fottuto, e poi…
Poi Venezia è strapiena di gente, praticamente sempre, ma è priva di vita. Non c’è la gente del posto. Turisti, turisti che corrono, che stanno fermi sui ponti ad ascoltare le guide, che si siedono sui tuoi gradini di casa a mangiare, che si fermano mentre tu HAI FRETTA, di botto. Che sono ovunque.
Turisti che fanno un giro guidato, turisti che hanno la guida routard, turisti che godono a farsi inculare a sangue, o forse non godono, ma si fanno inculare lo stesso. Turisti “alternativi”, che pensano di visitare la “vera” Venezia, solo perchè hanno la guida scritta da questo o quell’altro illustre Veneziano… E alla fine si ritrovano a girare per Calli oscure, campielli nascosti, sotoporteghi infami e puzzolenti di piscio e tornano a casa incazzati chè non hanno neanche visto San Marco.
Ma Venezia non c’è. La gente non c’è. E’ troppo cara, troppo difficile, troppo … troppo Venezia. Quando ci abiti ti rendi conto che tutto, qualsiasi iniziativa del Comune, qualsiasi atto, qualsiasi decisione viene tutto preso in funzione di chi DA FUORI verrà a venezia, non di chi a Venezia ci abita davvero. Il Ponte di Calatrava, a chi cazzo serve!? Non certo a chi abita a Venezia.
Venezia, già vista da fuori sembra un po’ disneyland, ma se ti capita di viverci, per un periodo anche corto, magari non da studente, ma per lavorare, come in qualsiasi altra città, allora sì che ti rendi conto che è DAVVERO disneyland. Non è fatta per abitarci, non c’è alcun tipo di vantaggio per chi ci vive.
L’unica cosa che si è fatta per creare delle differenze, se vuoi, è stato svantaggiare un po’ i turisti (I vaporetti a 3 euro a viaggio, per dire). Che continuano lo stesso a venire a frotte. Ma Venezia è morta. Se ti guardi attorno vedi solo qualche vecchio, niente giovani, niente bambini, nessuno in giacca e cravatta per lavoro, o quasi.
Turisti. Turisti turisti e turisti. Vanno bene i turisti, ma vanno bene se non uccidono una città. Venezia era una Città, ora è un parco turistico, senza nemmeno esserlo. Venezia non conta più un cazzo, nè in Italia, nè in Veneto. Non conta un cazzo perchè non c’è più. Tutto lì.
Eppure io mi ricordo, a novembre la sera, che esci con la nebbia, il caligo anzi, a Fondamenta Nove, con di fronte San Michele, un freddo e un umido terribili, buio, nessuno o quasi in giro, direziòn Castèo, con i lampioni (pochi) gialli e il resto verde-grigio… Che poi ti infili dalle Fondamenta, prima dell’Arsenale, a Castello verso l’Ospedale… e ti perdi un po’. E’ irreale, quasi. E probabilmente davvero è il posto più bello del Mondo. Per quella mezzora.
E’ Venezia.
FdV ha detto:
Una descrizione assolutamente azzeccata. Mentre leggevo il tuo post mi è tornata in mente come fosse una colonna sonora una canzone di Guccini dedicata a questa città, ora vado a cercarla.
bionda84 ha detto:
Davvero!?!? Bè, son contenta. Volevo solo dire che, magari dal post non si capisce, io Amo Venezia, tantissimo. Ma ciò non toglie che sia morta. Le canzoni di Guccini sulle città sono meravigliose… Modena, “Piccola città, bastardo posto…”
Them ha detto:
Ne hai fatta una descrizione vividissima, quando scrivi del tuo Veneto hai la penna d’oro!
Io di canzoni di Guccini sulle città conosco solo ‘Samanta’ che parla brevemente di Milano. E’ la mia città ed è una delle poche canzoni (anzi forse l’unica) che non voglio ascoltare più di una volta ogni tre-quattro anni perchè mi fa venire il magone. Ma non per quello, solo perchè non smetta di farmi venire il magone ogni volta che la ascolto…
bionda84 ha detto:
Grazie them, mi piacerebbe fosse vero, ma invece credo che sia fredda e un po’ … Frigida. Samanta non la conosco! Vado a cercare…
Them ha detto:
A me non pare che la tua scrittura sia fredda e, se lo è, è comunque piacevole alla lettura. Nel post su Venezia l’effetto doveva essere quello e io almeno ci ho trovato anche il sentimento. Mancavano i pompini ma mica li puoi mettere ovunque! I post sull’attualità filano via in un lampo e quelli con Mazi sono esilaranti. Secondo me hai alcuni registri a tua disposizione, mica leggiamo il tuo bloghetto per le fotine delle tue tette! 🙂
Tommy ha detto:
Eh però, i pomeriggi col sole che brucia sulla pelle passati a cazzeggiare alle Zattere invece che a lezione no, non li trovi da nessun’altra parte.
Ti dedico questa canzone:
bionda84 ha detto:
Certo che no… Io non la capisco, ma ci torno tanto volentieri, per quello mi fa rabbia che sia morta. 🙂
bionda84 ha detto:
Ah, la canzone ed il video fanno un sacco ridere…
Tommy ha detto:
Allora ascolta questa 🙂 C’entra niente con Venezia
Optometrivale ha detto:
io non sono mai stata a venezia, però devo dire che la sensazione di città finta – di plastica me l’ha sempre data.
su modena “piccola città, bastardo posto” per un certo senso sono d’accordo…però modena è un presepe verde e bellissimo..
bionda84 ha detto:
E’ strano come Venezia, quel pochissimo che ne rimane, sia invece una città tremendamente “reale”, puzzolente, sporca, rovinata, macchiata… Ma quella città, in effetti, non esiste più. Esistono cartoline, fotografie, scorci (ah! Gli scorci di Venezia!), è un peccato. Modena è un altro posto strano, l’ho frequentata per qualche tempo (ci avevo un morosetto…) e, devo dire mi piaceva, mi sentivo animaletta e naturale, a Modena.
Optometrivale ha detto:
vero, modena fa sentire bene. fa sentire a casa…sarà per la presenza “morosa”… ;P
bixx ha detto:
prendere la direzione Casteo – Ospedale dalle fondamenta nove in novembre é un tocco di gran classe. brava AnnaLaura.
bionda84 ha detto:
🙂 Dici? Era più o meno uno dei giri che facevo per andare a lavorare (In alternativa potevo passare per “l’interno”, ma mi piaceva meno. A furia di farla di giorno, me ne sono innamorata anche per passeggiare e basta. Chè a Venezia, se non passeggi che fai?
halmv ha detto:
pienamente d’accordo. L’ho sempre detto per tutta la vita a chi mi chiedeva qualcosa di Venezia: Venezia e ‘ da vedere perche’ e’ un museo a cielo aperto , parti da chioggia , passi per Pellestrina (che e’ un altro capolavoro) , arrivi al Lido e poi , quando inizia a calare il sole ti dirigi verso San Marco e ammiri il tramonto sulla laguna.
E’ uno degli spettacoli piu’ bell mai visti.
Ma non t’azzaradere a volerci vivere. sarebbe un incubo. E tu non hai citato le pantegane che circolano di sera. 😉
Ecco la canzone di Guccini (ma credo fosse stata scritta da qualcun altro)
Venezia che muore Venezia appoggiata sul mare,
la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi
Venezia da vendere ai turisti
che cercano in mezzo alla gente l’Europa e l’Oriente,
che guardano alzarsi la sera il fumo
o la rabbia di Porto Marghera.
Stefania era bella Stefania non stava mai male
ma è morta di parto gridando
in un letto sudato di un grande ospedale.
Aveva vent’anni, un marito, e l’anello nel dito
mi han detto confusi i parenti che quasi il respiro
inciampava nei denti.
Venezia è un albergo S. Marco senz’altro
anche il nome di una pizzeria
la gondola costa, la gondola è solo un bel giro di giostra.
Stefania d’estate giocava con me
nelle vuote Domeniche d’ozio,
mia madre parlava, sua madre vendeva
Venezia in negozio.
Venezia è anche un sogno di quelli che puoi comperare
però non ti puoi ritrovare con l’acqua alla gola
e un dolore a livello del mare;
il doge ha cambiato di casa e per mille finestre
c’è solo il vagito di un bimbo che è nato,
c’è solo la sirena di Mestre.
Stefania affondando Stefania ha lasciato qualcosa
Novella 2000 e una rosa sul suo comodino
Stefania ha lasciato un bambino,
non so se la gente gli ha fatto davvero del male
vederla morire ammazzata,
morire da sola in un grande ospedale.
Venezia è un imbroglio che riempie la testa
soltanto di fatalità
del resto del mondo non sai più una sega
Venezia è la gente che se ne frega.
Stefania e un bambino comprare o smerciare
Venezia sarà il suo destino
può darsi che un giorno saremo contenti
di essere solo lontani parenti.
bionda84 ha detto:
Bella, non me la ricordavo. Azzeccata, anche. Per me Venezia, al di là dell’indiscutibile bellezza, è stata anche un luogo di lavoro e per poco tempo una casa… Per quello dico che è morta, se sei turista non te ne accorgi, forse, ma se ti tocca starci, te ne accorgi eccome… Peccato chè i Veneziani sono divertenti, mediamente, perchè sono matti come dei cavalli!
Bridigala ha detto:
verissimo… un assaggio lo da Marco Paolini nel Marco Polo, quando parla dei barcaioli che devono trasportare le installazioni della biennale, fa piegare dal ridere perchè quelle cose lì chi frequenta la mia adorata Venezia le ha sentite prima o dopo.
Io ci ho studiato per un numero imbarazzante di anni, e la amo molto, ma si, purtroppo è morta. E Calatrava e il suo ponte dovrebbero andare a tirar su le isole che stanno facendo affondare, li usiamo come puntelli?
bionda84 ha detto:
Ahhhh, sì!! Che figata, i trasporti, quelli fanno tanto ridere. Quando ci lavorai, dovevano portare su dei Computer, con relativi monitor, ovviamente col mototopo, almeno un monitor credo sia ancora sul fondo del canale!!