Che se nasci e cresci qui, è normale bere fin da giovani. Non intendo dire che è un qualcosa che fa sì che tu ti senta accettata, o “figa”. No, quello per esempio possono essere le sigarette. No, per normale, intendo nor-ma-le.
Come andare a mangiare la pizza, fare le vasche per la vie del Centro, camminare, mangiare, fare la cacca. Normale.
Se poi appunto, sei un adolescente timida, oltre ad essere normale aiuta. Tantissimo. Il problema è che, davvero sinceramente, qui si beve troppo.
Esempio: Io con la pizza bevo SEMPRE una birra media. Sempre, anche se ho il cagotto, anche se la sera prima ne ho bevute otto e quindi sono ancora scombussolata, sempre. Perchè non concepisco altra bevanda. Il mio moroso invece, ne beve due. Una mentre aspetta, l’altra durante e dopo la pizza. E’ troppo? Probabilmente sì.
Dunque, per dire, la settimana scorsa mi son sentita con un paio di miei amici ed amiche e ci siamo accordati per andare a prendere un aperitivo, attività che a Lussemburgo mi mancava da morire – ma checcazzo, sarà mica un aperitivo quella cagatina di roba che stai fuori 10 minuti e poi vai a mangiare e c’è gente che prende la TONICA!!!! – e che riprendere qui mi piace tantissimo. E’ uno dei pochi modi di socializzare, di stare fuori, di fare due chiacchiere davvero. Io non ho ricordi di serate o mezze serate passate a parlare senza un bicchiere in mano. Non funziona, senza.
Quindi ci troviamo verso le sette e mezza per prendere il nostro aperitivo, baci baci, assalto al buffet diverse tonnellate di chiacchiere e risate e confessioni e delusioni condivise e incazzature da lavoro e prese per il culo e palpate di culo da parte del barista – omosessuale – e ancora risate e cazzate. Quanto è durato l’aperitivo? Cinque ore e mezza. O quarantadue euro a testa, come preferisci. Ci siamo stracciati? Io un po’, ma non con l’intenzione di stracciarmi, quella ce l’avevo a vent’anni, ora basta. Ora bevo perchè è naturale, perchè mi piace.
Perchè in fondo sentire la testa leggera, i pensieri brutti che se ne vanno, sentirsi un po’ stupidi e fregarsene, sentire che quelle persone lì, che sono intorno al tavolino “aaaaaaaaahhhhh!! Come gli voglio bene!!” ridere della F. che frana dallo sgabello, o di G. che parla un po’ impastato, è bello. Sapere che ogni tanto, al fine settimana puoi fare lo stupido e la mattina dopo sì e no che te ne ricordi, è bello, è divertente, aiuta. Soprattutto è perfettamente normale, chè nel Bar sono tutti messi così. 3/4 di quelli che ci sono alle sette e tre quarti, alle undici e mezza sono ancora lì. E sono tutti un po’ masticati. Se esci dal cesso cantando, nessuno si scompone, ci mancherebbe altro.
Non sto facendo alcuna apologia dell’ubriachezza molesta, bere troppo è stupido e pericoloso, mettersi in macchina devastati è criminale. Ma se ogni tanto ti pigli una bella stecca, bè, che male c’è!?
E poi, diciamoci la verità, ci sono vini che berli, è davvero un piacere. Ci sono cibi che, se non bevi vino o birra, come fai a mandarli giù!?!? Vuoi dirmi che il carèl con la pearà, tu lo butti giù con l’acqua!?!? HAAAAAAAAAAHAHAHAHAHAHAAA!!!
Pròveghe.
FdV ha detto:
> Vuoi dirmi che il carèl con la pearà, tu lo butti giù con l’acqua!?!?
Bestemmia!!!
bionda84 ha detto:
Ecco appunto.
rasoiata ha detto:
avrei potuto scrivere lo stesso identico post, con l’unica differenza che al posto del carel con la peara’, avrei scritto poenta e oxei.
ringrazio.
bionda84 ha detto:
Di che? Non c’è e’ bisogno… 🙂
Them ha detto:
Il mio rapporto con l’alcool è stato sempre di scarsa confidenza, però è pur vero che non sono nè veneto, nè bresciano (altra zona di filtri mica da ridere…). Il fatto è che ero mingherlino e lo reggevo poco, oltre al fatto che vomitare con la testa nel cesso si posiziona abbastanza in basso nella classifica delle mie attività preferite. Le poche volte che mi sono ubriacato ho passato il giorno successivo ad odiarmi.
Sono abbastanza presente a me stesso e quando sto bene non sento l’esigenza di andarmi a cercare rogne. E poi a me non la davano nemmeno da ciucco tradito, dunque non c’era incentivo… 🙂
bionda84 ha detto:
Be’ si il dragone alcolico e’ poco divertente. Meglio se non te la davano, la ciucca fa non tirare l’uccelllo, si rischiano figure imbarazzanti, non che da ubriaca la cosa mi desse poi fastidio…
piandeloa ha detto:
Stavo scrivendo un post simile, ma ovviamente mi hai…stracciato. Non credere che ci rinunci, però. Ovviamente, essendo io più veneto che lombardo, sia di sangue che di esperienze di vita, capisco benissimo cosa vuoi dire…e concordo al 100%.
bionda84 ha detto:
Ci mancherebbe altro! Voglio leggerlo, io!!! Ma va la che non straccio nessuno… E’ che e’ difficile spiegare, a chi non ha l’uso alla sostanza alcolica… Riscriverò anch’io.
piandeloa ha detto:
Hai ragione, è difficile spiegare il rapporto alcol\socialità nel triveneto. Ci vorrebbe un intero saggio, e poi non sarebbe ancora sufficiente. Vabbè, scriverò due stronzate come al solito. Ma tieni presente che, nelle zone di cui narro io, probabilmente il binomio alcol\amicizia è ancora più radicato.
bionda84 ha detto:
Assolutamente, Pian… Io ho condiviso l’appartamento a Bologna con un ragazzo di Belluno, quello li era un professionista, e per lui era perfettamente normale…
Optometrivale ha detto:
cazzo, ma sono solo io che se bevo un martini rosso divento una scimmia? o che con mezza birra sono già KO? minchia, dovevo nascere (molto) più a nord! 😀
bionda84 ha detto:
Probabilmente e’ solo questione di abitudine… 😉 ho sempre notato come, quando si viene in vacanza a sud, o comunque un po piu a sud ovest di qui, siano gli autoctoni a guardare noi veneti come dei fenomeni da baraccone… Per dire, quattro amari dopo cena non vuol dire bere, vuol dire prendere giustamente un digestivo…
Optometrivale ha detto:
e mi pare giusto! 😀
masticone2000 ha detto:
io ho sempre avuto problemi con il cibo, tuttora in parte non risolti e non si è mai capito il perchè nonostante tante analisi…
Vino e birra semplicemente non mi piacciono di sapore, quindi non ho mai avuto problemi di ubriacarmi…
Certo che se li bevessi come bevo coca cola sarei morto alcolizzato da un pezzo, e non è una battuta
Mi sa che mi guarderebbero male dalle tue parti 🙂
Ma poi io provocherei apposta 🙂 🙂
bionda84 ha detto:
No, non ti guarda male nessuno qui, se non bevi… Ti compatiscono, quello si. Non per cattiveria, perché e’ poco concepito, essere astemi. Ma detto ciò, ognuno e libero di fare quel che vuole, ci manca altro!
piandeloa ha detto:
Certo, nessuno ti compatirebbe, però perderesti un sacco di occasioni per fare amicizia.
masticone2000 ha detto:
Azz… e io che speravo che qualcua volesse riportarmi sulla retta via… 😀
Tommy ha detto:
Pfff, anche io la pensavo un po’ così, noi veneti qui e lì, e noi che siamo alpini e bla bla bla.
Poi per un annetto ho girato l’Europa dell’est. Ungheria, repubblica Ceca, Polonia, Repubbliche baltiche.
Siamo dei pivelli, credimi. Noi non beviamo niente, al confronto.
bionda84 ha detto:
Tommy!!! Loro sono veramente fuori… E’assolutamente vero, ma io credo che abbiano qualcosa che non funzione, come i finnici, mai visto gente che beve così tanto, mai.
Tommy ha detto:
È lo stesso che dicono di noi gli altri italiani 🙂
Guarda, io ad un matrimonio in Lituania mi sono trovato il padre della sposa che come aperitivo prima di pranzo mi ha offerto un bicchiere da vino pieno di vodka…
bionda84 ha detto:
Proprio! Io ricordo una cena con dei clienti finlandesi, come aperitivo volevano un Martini, inteso come una roba con dentro la vodka e un po’ di Martini… Non c’era il Martini. No problem , va benissimo la vodka da sola!
card.napellus ha detto:
Una cara ragazza finlandese che studiava arte a Firenze, fine biondina, sempre elegante, circa ventenne, per un periodo usciva con la nostra compagnia. Al bar era spesso imbarazzante, non beveva niente che non fosse alcolico, niente. Pasteggiava a birra, ma anche a vino, e in ogni occasione un paio di vodke erano il minimo sindacale. Si lamentava della scarsa qualità dei prodotti importati in Italia (come gli scozzesi, che nemmeno sanno cosa sia il Chivas), e non perdeva mai la lucidità, mai. Sarà stata 45 chili…
La mia amica Silvia, grandissima amica che non c’è più, al bar ordinava spesso una Nardini riserva, con il barista che sollevava le sopracciglia, o la metteva davanti a me. Silvia era una persona eccezionale e io non potrò mai perdonare quel porco, se esiste, ma non lo credo possibile.
Non aggiungo altro, sto degenerando, scusami Anna.
Ecco, forse sarebbe il momento buono per una sbornia.
Buonanotte.
bionda84 ha detto:
Alle volte nella vita si ingenerano delle profonde ingiustizie. Non scrivo altro.
je_est ha detto:
Per quanto riguarda queste cose, io ho il sospetto di essere un veneto nato per sbaglio in Emilia.
bionda84 ha detto:
Potrebbe essere… Sei anche un po’ corrucciato… 😉
*Au ha detto:
Mi sento esclusa. Non perché io sia astemia – …PUAHAUHAUHAUHA!!!! Ma per piacere – ma perché qui vi state tutti dimenticando non solo di noi triestini, ma soprattutto dei Friulani. Ragazzi miei. Fatevelo un pranzo in una qualunque osmiza in Carso a TS, o in un’osteria vicino a Udine. Fatevelo. E poi ne riparliamo…
(Per chiunque venga da una zona di Italia più a sud di, per dire, Venezia… Sì. Questa è la versione alcolica triveneta del “Facciamo a chi ce l’ha più lungo”)
PS Mi permetto di inserire nell’elenco degli stranieri etilisti gli Americani, non solo per le quantità di alcool che sopportano, ma soprattutto per la disinvoltura e la rassegnazione con cui affrontano ogni figura di merda da imbriaghi.
bionda84 ha detto:
Pensavo di aver scritto TRIVeneto, nel post n. 1… Faccio ammenda, i friulani sono professionisti. Si, hai ragione, ho notato anch’io che gli americani bevono come tombini, pero si riesce a stargli dietro ed e ‘ verissimo che non hanno alcun problema a stare ubriachi spolpissimi…
In Est Europa invece e’ impossibile seguire i ritmi, a meno di non voler morire… 😉 ciao Au!!