Continuo a riciclarmi, ma almeno lo ammetto – so che non vuol dire niente è come se dicessi “Eh, lo so che sono troia, ma almeno io lo ammetto!” vabbè, tanto troia rimani, comunque – ma ci sono delle cose che ho scritto tempo fa (2 anni) che mi piacciono molto (sì, mi sto pre-ci-sa-men-te facendo i pompini da sola, e allora!?) altrove e le riposto, perchè … Perchè di sì.
Anna.
Anna sono io, molto spesso. Quella allegra, quella che anche se è tanto ma tanto timida, chiacchiera, quella che le piace stare con la gente. Anna lavora sodo e pensa che comunque non sia mai abbastanza, avrebbe voluto tanto laurearsi, le piace tutto sommato il suo lavoro. Anna è molto orgogliosa di essere venuta qui, di esserci rimasta e di non aver ceduto alla malinconia, alla noia ed a quanto in determinati momenti si sente sola. Perchè Anna, anche se fa finta di niente, si sente mostruosamente sola, a volte. Si stufa anche del suo lavoro certi giorni, ma nel complesso le piace.
Anna adora le sue orgini palustri, le sue nebbie, i suoi pioppi, la sua pianura. Anna è una ragazza di ventisette anni molto banale, molto normale. Odia sudare ed è sempre convinta di puzzare come una discarica, anche se non è vero. Le piace il sesso, le piace mangiare, le piace ridere, non si vendica e cerca di vedere dove è possibile il lato non orrendo della vita. Anna ama alla follia il suo moroso, anche se ogni tanto la fa incazzare. Anna ama sciare, ama guardare la Formula1 e stare al caldo davanti alla TV. Ah già! Anna adora la musica, non potrebbe vivere senza musica, qualsiasi colonna sonora va bene, purchè ce ne sia una. Purchè non ci sia silenzio. Meno male che c’è, Anna!
Anna sta sempre “abbastanza bene grazie”. Anche se non è vero.
Laura.
Laura è depressa. Lo è stata davvero qualche anno fa. Laura non usciva, non aveva amici, non voleva vederli (in verità li aveva). Laura piange spessissimo, Laura ride troppo e ad alta voce. Laura ha lasciato lì l’Università, non se la sentiva, era difficile, ci voleva tempo e c’erano tante altre cose più divertenti da fare. Ad un certo punto s’è detta “O io, o l’Università”. Laura fuma beve e assumeva droghe.
Laura avrebbe tradito anche sua madre. E rubato. Laura HA tradito qualche uomo. E rubato. A Laura piace molto scopare, non farebbe un cazzo dalla mattina alla sera e vorrebbe essere straricca. Laura ti può dare delle risposte terrificanti, taglienti, cattive, ma a volte è molto spiritosa. Quando non è una stronza insopportabile. Laura ama davvero il suo moroso, se lo scoperebbe a sangue tutte le volte che lo vede, purtroppo si scoperebbe anche un SACCO di altri tizi. Laura adora le macchine, le corse, buttarsi giù con gli sci e starsene in giro come una barbona. Laura trova sempre qualcosa che non va nelle cose, non si piace neanche un po’, si detesta quando si vede allo specchio e vivrebbe in Jeans e ciabatte. Anche senza ciabatte, per quello. E anche senza jeans.
Laura sta sempre “Che cojoniiii! Che vita di merda!! Non mi va MAI, mai MAIIII bene niente. Sono sfigata.”
Annuska.
Annuska è una bimba col culo grosso. Anche adesso che le è calato è sempre grosso. Con gli occhi azzurri, due tette notevoli e i capelli biondi. Però Annuska è proprio una bimba. E’ permalosa, un po’ sciocca e credo divertente.
Scrive tantissimo, è come se avesse sempre bisogno di chiarirsi le cose, di chiarirle con gli altri e lo fa scrivendole. Annuska disegna molto bene, ma le manca un po’ di fantasia. Le piacciono i mori non tanto alti con le spalle larghe. Annuska vuole sempre sentirsi protetta, se no le viene paura. E’ sempre scalza e qualche volta le puzzano i piedi, a volte scoreggia anche. Annuska fa i rutti in compagnia e generalmente quando si va fuori, guida lei. Perchè le piace un sacco ed è convinta di essere molto brava (è una schiappa, ma non vale la pena dirglielo, tanto non ti crede). Annuska adora sua mamma, suo papà, sua sorella e il suo moroso. Annuska adora Mazinga, che giocano sempre insieme.
Annuska sta sempre: “Bene!”. E spesso è proprio vero.
Annuska non c’è quasi più, forse non è voluta venire in Lussemburgo, forse era già andata via prima di partire. Non so se si è nascosta o se se ne sia andata perché era ora di andar via, di crescere, di ma-tu-ra-re. E’ un peccato perchè Annuska è quella che sento mi somigli di più, soprattutto è quella che vorrei essere.
Invece adesso ci sono quasi solo Anna e Laura. Magari col tempo diventeranno AnnaLaura. Magari invece no. Non so cosa sperare.
A dire la verità spero che si faccia viva più spesso Annuska, perchè le altre due sono proprio due rompicoglioni.
rasoiata ha detto:
Post masterpiece.
Grandioso.
Sembra scritto per una piece pirandelliana.
Davvero.
Mi hai fatto sobbalzare, e non e’ cosa frequente.
Ah, anch’io ne conoscevo tre, di Grazie,
Grazia,
Graziella,
e Grazie al cazzo.
Ciao
Zac
bionda84 ha detto:
Ohi! Grazie!! Quelle tre che conosci tu le conosco anch’io, l’ultima intimamente…
card.napellus ha detto:
A me piaceva tanto Annuska.
Quella meno efficiente, meno magra, meno… sdoppiata.
bionda84 ha detto:
Anche a me piaceva. Anche se ha sempre combinato un sacco di cazzate. Almeno lei ci rideva sopra. Le altre due ne combinano lo stesso, ma ridono meno. Non so dove sia finita. Magari s’è persa insieme alle cicce. Magari è fuggita vedendo le rughette nuove. Magari non le piace il freddo e il bigio che c’è qua.
card.napellus ha detto:
Magari…
lettqual ha detto:
Questo tipo di post consentono anche ad un lettore qualunque come me, capitato qui da poco (qualche mese), di farsi un’idea più precisa di chi sia la persona che scrive (bene) in questo blog. E quindi ben venga l’idea di “riciclarsi”, come dici tu, ogni tanto quasi per ricapitolare, consentendo così anche un involontario (forse) vantaggio in chi legge. Detto ciò, una parola me la consento per ciascuna delle tre che sono state una. Anna è quella che alla fine porta i soldi a casa, Laura è quella che li spende, Annuska è il tuo “fanciullino” di pascoliana memoria, che resta sempre dentro ognuno di noi, anche se in alcuni periodi molto ben nascosto. Ciao!
bionda84 ha detto:
Grazie! Che vuol dire “Lettore qualunque”? Lettore recente, ecco. Io, ti dico la verità, rimango sempre stupita – no, non è falsa modestia, nè affettazione – quando qualcuno mi scrive che mi legge… Sì, probabilmente la tua sintesi è corretta. La prima è quella più normale, quella che, per fortuna, c’è più spesso…
lettore recente ha detto:
In un blog, in base alla mia esperienza, “lettore qualunque” è sinonimo di “lettore recente”. E’ con il tempo, infatti, che un lettore qualunque finisce con il non esserlo più. Ma, come leggi, ho accettato il tuo suggerimento. E ora vado a commentare una cosa che ho letto nel nuovo post.
bionda84 ha detto:
Meglio! Lettorequalunque ha un che di spregiativo. Come se ci fossero lettori “premium” e lettori “base”. Per me non è così, veramente. Chiunque legga quello che scrivo, indipendentemente dal fatto che commenti o meno, che legga sempre o solo ogni tanto, che mi faccia o meno complimenti, mi fa un grande regalo.
padreanomalo ha detto:
Autopsicanalisi in diretta, notevole 🙂
Grazie per il commento al mio blog, sei stata la prima.
bionda84 ha detto:
🙂 Grazie… Prego, sai che avevo fatto caso di essere la prima… Mi fa piacere! Mi piace leggerti.
immaiais ha detto:
Io ho conosciuto dapprima Annuska, e solo successivamente Anna e Laura.
Tre Grazie messe a nudo dalla tua straordinaria capacità di raccontarti senza filtri.
bionda84 ha detto:
🙂 (Dis) grazie…
ms.spoah ha detto:
Annoso problema quello del doppio nome: ne sa qualcosa anche la spoah, nella quale anna e lisa cercano di coagularsi in ciò che sentono di essere senza riuscire come vorrebbero ad esserlo fino in fondo.